29 maggio 2013

1 GIUGNO: TORNA GIU' MURA GIUì BOX - FORLI'


Sabato 1 giugno…sotto il carcere di Forlì (in Via delle Averle) torna Giù Mura Giù Box (musica contro tutte le gabbie)

…dalle 8.00Biblioteca dell’Evasione; presentazione di “1/2 ora d’aria” (trasmissione anticarceraria)…dalle 14.00Presentazione di Aracnide (cassa anticarceraria), torneo di calcetto sotto le mura…per tutta la giornataLetture, musica, orti urbani, microfono aperto, stuzzicherie vegan

31 MAGGIO: PRESENTAZIONE DEL CORTEO DELL'8 GIUGNO (BG) @ TELOS SQUAT

Venerdì 31 Maggio -  Presentazione del corteo del 8/6 a Bergamo

@ Telos Squat
Venerdì 31 maggio ore 17:30 presentazione della manifestazione nazionale contro gli allevamenti di visoni e contro ogni forma di sfruttamento che si terrà Sabato 8 giugno a Bergamo. A seguire aperitivo vegan.
Qui le info per il corteo: http://selvadec.webnode.it/


27 maggio 2013

SIVIGLIA-ZARAGOZA (SPAGNA): PRESIDI SOLIDALI CON I/LE 5 COMPAGNX DETENUTX A BARCELLONA

SIVIGLIA:
I compagni del CSOA Sin Nombre convocano per il prossimo Lunedì, 27 maggio in Plaza Nueva alle 20:00 un presidio di solidarietà con i/le 5 compagni/e di Barcellona detenuti/e e falsamente accusati di integrare una organizzazione terroristica tra le altre accuse che nascono dalla manipolazione informativa dei media e dalle bugie intenzionali e ripetute della polizia.
I/le compagni/e sono di certo, incarcerati/e in prigione cautelare a Soto del Real (Madrid), dove si trovano ad affrontare né più né meno che ad un regime FIES di terzo grado. Tutto per aver espresso le loro opinioni in un social network e nelle strade, e per mobilitarsi contro un sistema che ruba la vita e la sostituisce per macchine e merci.
nel manifiesto:
PRESIDIO SOLIDALE
Yolanda, Juan,Silvia, Xabier, José, 5 anarchici/che detenutx a Barna
Lunedì, 27 maggio, Piazza Nueva, ore 20.00

Libertà per i/le cinque di Barcelona

Cinque anarchici di Barna in prigione cautelare per difendere la sua ideologia nelle reti sociali e nella strada.
ZARAGOZA:
Presidio per o/le 5 compas detenuti/e della provincia di Barna
Lunedì 27 maggio, ore 19.00
Piazza della magdalena

26 maggio 2013

LOVERE (BERGAMO): COMMEMORAZIONE FASCISTA PER I REPUBBLICHINI DI SALO' AMMAZZATI & ANTIFASCISTI

Riportiamo un pezzo di un articolo apparso sul giornale servile e statale "L'eco di Bergamo".
Sono stati volutamente tagliati alcuni pezzi per non lasciar spazio a politicanti e personaggi di cui son ben note le dinamiche politiche serviliste e non. 
Abbiamo lasciato alcuni pezzi di "interviste" a, purtroppo ancora, sopravvissuti della repubblica fascista di salò,
per dare una visione ancora più puntigliosa della situazione e per inforvorire e riscaldare gli animi e la rabbia esplosiva ed antifascista di tutt* noi.


Memorie divise a Lovere tanta tensione niente scontri:
insulti e un finestrino rotto alla commemorazione dei morti repubblichini.


Qualche spunto e il finestrino di un'auto rotto con una bastonata. Si è risolto così il pomeriggio "di tensione" a Lovere dove ieri hanno manifestato i reduci della repubblica sociaeld i salò con i loro sostenitori e , a cento metri di distanza, un gruppo di giovani antagonisti. lo spiegamento di forze dell'ordine messe in campo dalla wuestore (80 uomini tra carabinieri e polizia, camionette e jeep del reparto mobile: caschi e scudi della polizia in riva al lavor facevano davvero impressione) anno tenuto ben separati la commemorazione dei legionari emilio le pera e franesco de vecchi dal presidio antifascista: soltanto quando tutto era finito un paio di giovani di destra e un paio di sinistra hanno avuto un diverbio sfociato in sputi, parolacce e una bastonata che ha rotto un vetro dell'auto su cui viaggiavano gli antagonisti.

 Alle 15.30 padre giulio tam ha invocato il presente dei reduci di salò e dei neofascisti per ricordare i due legionare che il 7 giugno del 1945 vennero prelevati dall'ospedale di Lovere, doe erano ricoverati dal 26 aprile per le ferite riportate il giorno prima in uno scontro a fuoco con i partigiani a Pancamuno. i partigliano li portarono via dai letti dell'ospedale, li uccisero e li buttarono nel lago. I loro corpi non sono mai stati ritrovati. La cerimonia ricorda la loro fine si svolge ormai da una de ina d'anni sul lungolago "e mai prima d'ora c'erano stati problmeni - ha spiegato il loverese Sergio Geroldi - noi vogliamo soltanto ricordare una storia disumana e sollevare il velo di ipocrisia che l'0ha tenuta nascosta per troppo tempo". Ma sono le parole di Gian Maria Guasti e di Stelvio dal Piaz,  due combattenti della repubblica sociale di salò, a contfermare che le ferite di 68 anni fa non sono mai state rimarginate: "vogliono impedirci di pregare i nostri morti. se  questa è democrazia, noi rimaniamo fascisti."

AGGIORNAMENTI SULLE INDAGINI E SULLA SITUAZIONE DETENTIVA DI ALFREDO E NICOLA

Riceviamo e diffondiamo:

Il 21 maggio è stata depositata la seconda perizia sui caschi sequestrati a casa di Nicola. , anche questa volta i Ris di Parma  hanno dovuto capitolare ammettendo che le tracce di polvere da sparo rinvenute sui suddetti caschi sono compatibili con l' 80 % delle pistole in circolazione :fallisce così sul nascere il tentativo di mettere in relazione caschi e armi regolarmente custodite dal padre con un' ipotetica scampagnata di imputati ed indagati per addestrarsi al tiro, ipotizzata dagli inquirenti nel procedimento per 270 bis relativo al ferimento dell' AD di Ansaldo Nucleare Adinolfi. Aveva già dato esito negativo il raffronto tra le medesime tracce ed il munizionamento utilizzato per il ferimento.
Nelle scorse settimane è stata fissata la prima data per l' udienza preliminare, a Genova il 12 giugno 2013.
per scrivere ai compagni
                Nicola Gai 
                Alfredo Cospito
                Via Arginone 327
                44122 Ferrara

ESERCIZI DI MEMORIA RIVOLUZIONARIA - CONTRIBUTI DI SERGIO, NICOLA E ALFREDO PER RICORDARE I QUATTRO ANNI DALLA MORTE DI MAURICIO MORALES

riceviamo e diffondiamo:


25 maggio 2013- Quelli che seguono sono i contributi che  Sergio, Nicola e  Alfredo dal carcere di Ferrara hanno scritto su invito dei  compagni cileni del blog Publicacion Refractario, per ricordare a quattro anni dalla morte l' anarchico Mauricio Morales Duarte , caduto in azione il 22 maggio 2009 mentre si accingeva ad attaccare .una scuola di formazione di guardie carcerarie-
Chiara e condivisa , nella testa e nel cuore, la tensione rivoluzionaria che quattro anni fa ha condotto i passi del compagno cileno, ugualmente limpido questo esercizio di memoria che,  in ricordo di una perdita, varca le frontiere e mette in luce vecchie e  nuove cartografie di rivolta, individuali e collettive,piuttosto che gli abissi paludosi  della rassegnazione.
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------Per farla finita col culto della carogna

Quattro anni fa è morto Mauri ,mentre senza esitazione seguiva la traiettoria di lotta che aveva scelto .Al lampo dell' esplosione,che purtroppo ha colpito lui anziché quei nemici cui era riservata ,ha seguito il tuono che ha scosso lo spirito di tutti noi ,suoi fratelli e sorelle sparsi per il mondo ed animati dal medesimo desiderio di distruzione di quest'  esistente.La gioia che sempre si prova nello scoprire un cuore affine era smorzata dalla consapevolezza che quel cuore non avrebbe più pompato sangue e rabbia .Mauri non è stato il primo a morire per la sua scelta di non scindere mai il pensiero  dall' azione ,purtroppo non è neanche stato l' ultimo,ma non sono certo le lacrime il modo migliore per ricordarlo.In questi anni Mauri non è stato lasciato a marcire in una fossa , ma ha continuato a vivere e lottare in ogni attacco ,sia stato questo dedicato a lui o meno.Come le fiamme si propagano finché c'è combustibile , cosi' la sua gioia non potrà estinguersi finché continueremo a colpire il nemico e le azioni sono l' ossigeno che deve alimentare le fiamme,prima che le troppe parole le soffochino, le riducano al lumicino, le estinguano.
Non scadiamo nel culto della carogna , non schiacciamo i corpi dei nostri fratelli e sorelle sotto metri di terra e non confondiamo le effigi di marmo con cui qualcuno crede di onorarli con la loro vera carne ,ma, come Ravachol facciamoci profanatori di tombe e scoperchiamo i sepolcri per riprendere in mano i pugnali, i detonatori, le pistole e la polvere nera che possono ancora colpire il nemico anziché arrugginire ed ammuffire nel ricordo.
---------------------------------------------------------------------------------------------------------Per una sola ora di furibonda anarchia

Il lampo che quattro anni fa ha illuminato la notte della capitale cilena e che ha impedito a Mauri di -portare a termine la sua azione,ha reso evidente a tutti noi la bellezza e la durezza insite nella lotta per l' anarchia. Niente può darci maggiore gioia ed appagamento---che accendere la miccia dell' ordigno che deve colpire un luogo in cui si formano gli aguzzini che tormenteranno i nostri fratelli e sorelle prigionieri.Solo nei momenti in cui la nostra tensione per la libertà si incontra con la prassi riusciamo realmente a vivere l' anarchia ,qui ed ora .Purtroppo il sogno che portiamo nel cuore è troppo grande per non rischiare di scontrarsi contro il mostruoso muro dell' autorità eretto a difesa di stato e capitale.Quando realmente mettiamo in gioco la nostra vita,inevitabilmente finiamo per scontrarci con la durezza insita nella lotta:la morte e il carcere. Tutto ciò non deve spaventarci,ma rafforzare la nostra consapevolezza e determinazione nell' andare con gioia all' assalto dell' esistente . Per questo, senza retorica, si può affermareche Mauri continua a vivere in tutte le azioni d' attacco.
Coraggio e forza per i compagni che anonimamente colpiscono stato e capitale,coraggio e forzaper coloroche dannoun nome alla propria rabbia, coraggio e forza per i compagni che danno vita alla Fai/Fri .Diamo corpo ed anima all' internazionale nera, c'è un intero mondo da distruggere.Viva l' anarchia! 
                        Nicola Gai
----------------------------------------------------------------------------------------------
Quando lessi la notizia della morte di Mauri,l'esplosione accidentale dell' ordigno che stava trasportando, ebbi un tuffo al cuore, pur non conoscendolo, pur non avendolo mai visto,sentivo per istinto che stava percorrendo la mia stessa strada . I giorni successivi, le azioni, gli scontri, lo sgombero del posto in cui viveva,il funerale pieno di rabbia :mi sono venuti in mente altri giorni, quando in prigione, con un senso di impotenza anni prima ebbi la notizia della morte di Baleno,anche allora gli scontri, il funerale pieno di rabbia,la morte di Sole e anche lì un tuffo al cuore,ma quella volta mi sentii inerme, impotente.Oggi in me quella sensazione non c'è più, so cosa fare. So perfettamente cosa Mauri ha provato nei minuti prima della morte, il pulsare dell' adrenalina,la felicità di concretizzare i propri desideri attraverso l' azione, l' opporsi con ogni mezzo distruttivo a questo sistema di merda.Non è stata una brutta morte quella di Mauri.Certo, bellissimo sarebbe stato continuare a vivere per colpire, colpire ancora e poi ancora....ma in certi casi è la casualità che decide per noi.
Oggi la sua gioia rivive in ogni individuo che armale proprie mani contro un potere che ogni giorno è più forte,nel lento costante diffondersi dell'  internazionale nera,nelledecine di nuclei Fai sparsi per il mondo, nel sorriso di chi ha appena dato fuoco alle polveri.Mauri vive nelle nostre  azioni, non si torna indietro. 
                         Alfredo Cospito

25 maggio 2013

TORINO: AI DOMICILIARI I DUE COMPAGNI ARRESTATI

Erman si trova ai domiciliari in Torino, senza restrizioni particolari; Luca obbligo di dimora in provincia di Varese.
Il processo potrebbe non essere per direttissima, come invece annunciato in precedenza. Stanno bene.

24 maggio 2013

RADIOCANE: IL PICCONE E LA MONTAGNA - CONTRO LE MINIERE D'ORO IN CALCIDICA



Fermezza della popolazione locale e stato d’assedio. Brutalità
poliziesca e manifestazioni di massa. Sabotaggi e leggi
antiterrorismo. E ancora: intrecci tra capitale predatorio e ragion di
Stato, ricatto del lavoro, difesa del territorio e azioni di
solidarietà.

Questi alcuni degli ingredienti della lotta contro le miniere d’oro,
in Calcidica (nord-est della Grecia); una lotta che dura da quasi
trent’anni; una lotta a suo modo paradigmatica del tempo presente;
una lotta che vale la pena di conoscere e appoggiare.

Nella prima parte del contributo, frutto di una lunga chiacchierata
con un compagno della zona, una ricostruzione delle tappe principali
della vicenda dagli anni ’80 ad oggi. Nella seconda parte, una
descrizione dettagliata della situazione attuale dal 2012.

ascolta il contributo:

http://www.radiocane.info/i/

23 maggio 2013

MARCO CAMENISCH: SCRITTO SUL PRIMO MAGGIO


Ricevo e diffondo:
Saluti incazzati per il 1° maggio 2013
Festeggiare? Non me la sento proprio! Tanto si festeggia già assai!Da un lato. Poiché checchessia vogliamo o dobbiamo, per nostra natura, fare o non fare, essenzialmente la vita dovrebbe essere un’unica festa.
Ma il 1° Maggio non è una festa, il 1° Maggio non è per far festa. Ed è il 1° Maggio il giorno del lavoro? Men che mai! E’ ancor meno un giorno, in qualche modo, per il lavoro. Al contrario, deve essere giornata di riflessione e d’analisi sul e per l’organizzazione solidale della lotta radicale contro il lavoro. E per forza anche contro il sistema ed ogni sua radice che ci costringono al lavoro, lo rendono necessario, ci fanno, questione di vita o di morte, dipendenti dal lavoro e, insieme al nostro futuro, di lavoro ci ammazzano!
Perché il lavoro è schiavitù.
E non dico schiavitù salariale, essendo questo concetto una minimizzazione enorme già davanti, nell’attuale crisi, alla cosiddetta disoccupazione o ai salari che non bastano per vivere, o a quelli che non lo sono più, o a quelli che non lo sono mai stati.
E se teniamo presente, poi, che lavoro e sfruttamento potevano nascere e possono esistee solo a braccetto e sotto il dominio e l’oppressione patriarcale insieme alle loro stragi e distruzioni perpetrate contro l’umanità e la natura!
Per lo stesso motivo anche dire produci, consuma e crepa è un’enorme minimizzazione, se non falso. Poiché dagli inizi del dominio, dello sfruttamento e della schiavitù patriarcale, vale a dire dagli inizi della civilizzazione, questa spirale mortale inizia sempre e ad ogni livello quando inizia questo processo di massa, fatalmente anche tecnologico-industriale. Inizia con questo processo, ma poi non finisce più, nemmeno se finisce quest’ultimo. Basta pensare al grazioso problemino dei rifiuti nucleari, p. es. inizia dunque con ogni produzione tecnologico-industriale di massa di un’eccedenza di persone e di merci, e diventa sempre, dal suo inizio, in qualche modo infinito.
E per cosa? Per l’accumulo, voluto e reso durevole, di potere e di ricchezza per pochi!
Si tratta della loro sovrapproduzione di persone e di merci da buttare nella guerra imperialista interna ed esterna, nell’infinita guerra di classe dall’alto al basso, per la guerra tuttx contro tuttx e di tuttx contro la natura, che acutizzano senza sosta per il mantenimento e lo sviluppo di questo sistema e processo sociale assassino e suicida.
Divide et impera. Con il lavoro, come miglior mezzo!
Se a Chicago erano ancora un centinaio di schiave del lavoro assassinate in un sol colpo, oggi, Bangladesh insegna, c’è allegramente uno zero in più. Il progresso, appunto.
Con sempre abbastanza professionisti della violenza per farlo passare a suon di legnate, o di mitraglia…
Gli zero dietro i numeri delle loro vittime nella guerra capitalista produci e getta tecnologico-industriale ed universale continuano a crescere briosi, e le degradono a mero calcolo di redditività negli indici della società dei rischi. E sono digitalmente radiate dalla nostra zero coscienza collettiva che grazie all’isolamento già strepitoso degli individui con gli infallibili mezzi di mobilitazione reazionaria tipo Facebook, tipo telefonini zeppi di app sarà presto liquefatta in EARTHLINK.
O magari in modo ancor più totale con gli occhiali multifunzionali connessi in rete e impiantati nelle nostre teste per decreto. Vittime a valore zero, e mai persone, tranne se lo sono loro, o se utili alla propaganda del terrore o come pretesto per una guerra. Tutto per il lavoro.
Ecco perché: Né digitale, né verbal-radicale ma reale, realmente solidale, fino alle sue radici, basta con il sistema schiavista Stato e capitale, basta con il lavoro!
Che ci ammazza. Ed ammazza la nostra libertà e vita a venire, dove non è già morta!
Vi abbraccio
Marco, galera Lenzburg, maggio 2013

OPERAZIONE ARDIRE: PRIMA UDIENZA PRELIMINARE PER ALESSANDRO, GIULIA E PAOLA

Apprendiamo dagli avvocati che il PM Manuela Comodi ha fissato la prima udienza preliminare per Alessandro, Giulia e Paola.
I compagni sono indagati dalla procura di Perugia per la presunta "cellula perugina della FAI", che costruisce l'Operazione Ardire assieme all'altra presunta "cellula" nazionale per la quale sono indagati, oltre ad Alessandro, anche Peppe, Stefano, Sergio, Katia ed Elisa, passati alla procura di Milano.
L'udienza è fissata per giovedì 6 giugno alle ore 11.30 presso il tribunale di Perugia.
                                 
                                                                                                                   Cassa di Solidarietà Aracnide

21 maggio 2013

BARCELLONA: SUI/SULLE CINQUE DETENUT* A SABADELL

5 compas anarchici sono stati detenuti per la fascista Audiencia Nacionale accusati/e di appartenenza a banda criminale e altre accuse senza senso. Il suo delito? Organizzarsi e lottare.
Vi tireremo fuori. – Libertà anarchici detenuti/e.

da http://it.contrainfo.espiv.net/
Da ieri mattina presto (15 maggio 2013) alcunx anarchici/che siamo attenti a capire chi siano i/le detenuti/e  giacche non conosciamo chi sono né di cosa sono accusati esattamente. Secondo la stampa sono “membri” del gruppo anarchico Bandiera Nera, del quale né anche abbiamo conoscenza della sua esistenza e di cui solo abbiamo trovato una pagina di Facebook.
Lo certo è che gli arresti non fanno altro che materializzare una situazione che già alcune di noi vedevamo arrivare. Nelle ultime settimane sono apparsi sporadicamente in articoli di stampa virtuali (Cadena Ser, Europa Press, etc.) sugli anarchici, facendo un’insalata su questioni che non riguardano una relazione reale, ma servono a creare una situazione favorevole a un colpo come questo. E non sono pochi i/le compagni/e che hanno parlato attraverso articoli su di esso in blogs, pagine e pubblicazioni.
“Innalzamento del terrorismo”, dicono i media. Ma non menzionano il terrorismo che lo stesso pomeriggio degli arresti ha portato ad un giovane di 30 anni, di Sant Carles de la Rapita di immolarsi davanti al comune della città, non menzionano come terrorismo la situazione che ha portato a un uomo di Murcia a suicidarsi in attesa dello sfratto il giorno prima degli arresti di Sabadell, ma preferisco parlare di terroristi anarchici, preferiscono incanalare l’opinione sul malcontento diffuso che fa che migliaia di giovani non credano più nelle “soluzioni” politiche stabilite (vedere l’articolo ridicolo del giornale La Vanguardia, il giorno degli arresti “circa 12.000 persone appartengono a bande violente in Spagna”, in cui mettono nello stesso sacco agli anarchici, Lating King e bande fasciste).
“Innalzamento del terrorismo”, dicono i giudici. Ma non menzionano l’orrore che creano l’attuazione delle sue leggi sempre più dure contro i poveri o l’indurimento penale che quest’anno aumenta le condanne (molte di esse in relazione con le proteste). Preferiscono continuare con il loro terrore e sfrattare le famiglie, condannare fortemente la povertà e la protesta, attaccando coloro che combattono questo Sistema che soffoca e opprime.
“Innalzamento del terrorismo” dice la polizia. Ma non menzionano il terrore che generano le loro palle di gomma ei suoi gas, la loro arroganza e i loro bastoni. La loro complicità con i gruppi neo-nazisti e fascisti qui, in Germania, in Russia e altrove.
Per ora non sappiamo nemmeno i nomi degli/le arrestati/e, solo (e secondo la stampa pure) che questa mattina passeranno presso l’Audencia Nacional davanti al giudice Santiago Pedraz, il nostro nuovo Garzón. Questo personaggio, che va di ambientalista e progressista è l’anello che gli va bene al dito  alla situazione attuale, quello che si potrebbe chiamare come giudice centauro: mentre decide di non perseguire a De Juana Chaos ( militante dell’eta) per articoli d’opinione e archivia la causa per l’assedio al Congresso di Madrid affermando che “dobbiamo convenire che non vale vietare le lodi o la difesa di idee o dottrine, anche se queste si allontanino, o persino mettano in discussione il quadro costituzionale”, firmò le sentenze contro trentatré persone accusate di appartenere a Jarrai Segi e Haika (tutte tre erano il movimento giovanile di liberazione basco) e invia arrestare anarchici per apologia innalzamento del terrorismo.
Ebbene, signore e signori, presumiamo che come il suo predecessore Baltasar Garzon applaudirà e incoraggerà la tortura qui ed ora mentre condanna la repressione nel Tibet e interrogherà i dittatori guatemaltechi.
Aspettando più notizie su i/le nostri/e compagni/e, chiamiamo alla solidarietà con loro. Sappiamo che l’indagine è in corso e che sta avvenendo altri arresti nella zona (questa volta a Terrassa e Cerdanyola).

Libertà agli e alle anarchiche arrestati!

Attualizzazione: Il 17 maggio, la audiencia Nacional avrebbe confermato gli arresti, secondo notizie uscite da internet, alcuni dei detenuti sono già nel carcere di Soto Del Real, Madrid. Juan, Yolanda, Jose, Xabier e Silvia, libertà immediata!!

20 maggio 2013

TORINO: DUE ARRESTI E INTIMIDAZIONI

da indymedia piemonte


La brevissima vita della nuova occupazione antispecista torinese è molto impegnativa: dopo l’incursione di venerdì 17 maggio col furto, tra le altre cose, del generatore (trasportato per centinaia di metri all’interno del gigantesco complesso un tempo adibito a distretto militare, ed ancor prima a lanificio), essenziale per la buona riuscita dell’iniziativa prevista per il giorno successivo, domenica 19 maggio intorno alle 11 del mattino sono stati arrestati due occupanti: intercettati da una volante della polizia, a breve distanza dall’ingresso, sono stati caricati in auto e portati in questura. In qualche minuto sono sopraggiunte altre 4 o 5 pattuglie, oltre alla solita digos, e i pochi solidali accorsi sono stati tenuti a debita distanza.

Aggiornamento di lunedì 20 maggio: gli arresti sono stati confermati e l'accusa nei confronti dei compagni, presi mentre stavano staccando dei cavi volanti collegati a un lampione, è di "furto in concorso". 

Seguiranno aggiornamenti...

TOUR DI PRESENTAZIONE DELLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DELL'8 GIUGNO (BG) CONTRO GLI ALLEVAMENTI DI VISONI E OGNI FORMA DI SFRUTTAMENTO


CALENDARIO DELLE PRESENTAZIONI PER LA
MANIFESTAZIONE NAZIONALE DELL'8 GIUGNO 2013 Bergamo
Contro gli allevamenti di visoni
Contro ogni forma di sfruttamento

Venerdì 24 Maggio
LA MANDRAGOLA - Via bramantino Milano
Dalle 18.30
Presentazione del Coordinamento Liber*Selvadec di Bergamo e della manifestazione nazionale dell'8 giugno contro gli allevamenti di visoni. A seguire: videoproiezione e dibattito. Per concludere Aperitivo Vegan benefit per Liber*Selvadec.

Sabato 25 Maggio
BARRIO CAMPAGNOLA - Via Ferruccio dell'orto 20 Campagnola (Bergamo)
Dalle 18.00 aperi-cena vegan benefit per il Coordinamento Liber*Selvadec. Presentazione del coordinamento e della manifestazione nazionale dell'8 giugno contro gli allevamenti di visoni, videoproiezioni e dibattito. a seguire: Djset.

Domenica 26 Maggio
Centro di documentazione anarchico L'ARROTINO - Via primo maggio 24c  Rione Malavedo (Lecco)
Presentazione del Coordinamento Liber*Selvadec di Bergamo e della manifestazione nazionale dell'8 giugno contro gli allevamenti di visoni. A seguire: videoproiezione e dibattito. Per concludere Cena Vegan benefit per Liber*Selvadec.

Martedì 28 Maggio
REWILD - Via giovannipoli 8 Roma

Dalle 18.00
Presentazione del Coordinamento Liber*Selvadec di Bergamo e della manifestazione nazionale dell'8 giugno contro gli allevamenti di visoni.

Giovedì 30 Maggio
C.S.A. PACI PACIANA - Via grumello 61c Bergamo
Dalle 18.00 aperi-cena vegan benefit per il Coordinamento Liber*Selvadec. Presentazione del coordinamento Liber*Selvadec e della manifestazione nazionale dell'8 giugno contro gli allevamenti di visoni, videoproiezioni e dibattito. a seguire: Djset.

PER AGGIORNAMENTI E INIZIATIVE VISITA IL SITO:



NAPOLI: AGGRESSIONE FASCISTA CONTRO UN COMPAGNO e FURTO DELLA MOSTRA SU CAMENISCH


Napoli, 14 maggio: Viene aggredito un ragazzo, che fa parte della Mensa Occupata della facoltà di lettere e filosofia, mentre si recava al Centro Studi Libertari “Louise Michel”. Gli aggressori sono notissimi fasci che operano su Napoli da almeno 30 anni: i cosiddetti “mazzieri” degli anni 70. All’aggressione è seguito il furto delle mostre su Marco Camenisch e sul Nucleare che erano state portate, a febbraio, alla Mensa Occupata per un’iniziativa in solidarietà con lo stesso Marco Camenisch.
Da RadioAzione va la solidarietà al ragazzo aggredito…ai noti fascisti il messaggio è chiaro: Piazza Nicola Amore è conosciuta a Napoli per qualcosa di più carino della vostra sede…Occhio al cranio!

17 maggio 2013

SPAGNA: 5 ARRESTI ALL'ATENEU LIBERTARIO DI SABADELL



  • La mattina del 15 maggio, l'Ateneu llibertarii di Sabadell

    (Barcellona) è stato perquisito. Cinque anarchici sono stati arrestatio in
    quello che sembra far parte di un nuovo piano governativo per
    reprimere i movimenti libertari in Spagna. Sembra che i cinque siano
    stati presi di mira da parte della polizia perché sono stati
    considerati responsabili del contenuto di una
    pagina Facebook che al governo, ovviamente, non piaceva. Essi saranno
    portati in tribunale venerdì (oggi, ndr).
    Lo spazio libertario Ateneu Llibertarii è di proprietà del
    CNT-AIT, e il sindacato Sabadell ha la sua sede lì. È anche un
    luogo di incontro per gli altri anarchici e anche per le assemblee del 15M. Il
    raid è stato ordinato dal Tribunale Nazionale ed è stato eseguito senza
    mandato. Le cinque persone arrestate erano presumibilmente del
    gruppo Bandera Negra, anche se alcuni attivisti del territorio e la
    Madrid Gruppo di Bandera Negra dicono che la situazione non è chiara. bandera
    Negra non ha potuto confermare questa informazione e la cosiddetta "Bandera
    Negra collettiva "può essere un gruppo virtuale su Facebook, non legata alla
    Bandera Negra di Madrid. Gli arrestati sono stati accusati di
    " apologia di terrorismo".
    
    La polizia sostiene che stavano complottando attività terroristiche. Queste
    accuse sono inserite nel contesto di un recente allarme anarchico sui
    media, in cui ci sono state segnalazioni di "anarchici pericolosi in visita"
    secondo inverosimili teorie del complotto, che i media ovviamente
    utilizzano per dare supporto all'operato della polizia.
    
    Oltre a Sabadell, in Catalogna la polizia regionale sta lanciando
    raid su richiesta della Audiencia Nacional in altre città
    e ci sono voci che un 'azione nazionale contro
    anarchici si allargherà a tutta la Spagna.
    
    E 'chiaro che si tratta di nuovi tentativi da parte delle autorità di
    criminalizzare i movimenti sociali, specialmente alla luce del malessere sociale
    e della corruzione e degli scandali del governo.
    
    Gli anarchici in tutta la Spagna stanno rispondendo alla repressione.
    aggiornamenti possono essere trovati qui:
    https://www.facebook.com/ateneu.ateneullibertarisabadell
    
    
    A - I n f o s

16 maggio 2013

CILE: GIORNATE IN MEMORIA DI MAURICIO MORALES



“Perché quando nel cuore la libertà, l’amore e l’anarchia accompagnano i loro battiti, l’anarchia non muore in bocca, prevale nelle mani attive”
-Punky Mauri
MaterialAnarquista: Non possiamo essere indifferenti davanti a questa situazione, già che si avicina, ancora un’altra volta, quel giorno 22 maggio, dove quattro anni fa (2009) abbiamo visto partire un compagno, un guerriero, un incrollabile, Mauricio Morales Duarte, il Punky Mauri. Dimenticarlo sarebbe un’incoerenza da parte nostra, perché ricordare ai/le nostri/e compagni /e caduti/e nella lotta è un atto di onore con i nostri principi, è un atto di orgoglio che, nella pratica, dichiara querra al potere che pretende cancellarci la memoria. Mai permetteremo che ci tolgano ai/le nostri/e compagni/e e per nessùn motivo lasceremo che il potere getti nel fango dell’oblio la lotta rivoluzionaria di questi / e. Da qui ci facciamo presenti nella memoria e l’onore del compagno Mauricio Morales Duarte.
“La memoria come un arma è rifiutare la resignazione di essere derubati di compagni/e e spazi mentre noi guardiamo come spettatori.”
-Gabriela Curilem
Nel manifesto:
Giornate in memoria per il PunkyMauri
Fino a distruggere l’ultimo bastione della società carceraria
Mauricio Morales morto in azione il 22 maggio 2009
20 maggio: ore 19.00, diverse espressioni artistiche. Testi dei compagni. Cibo vegano. CSOA La makina Libereco.
22 maggio: ore 19.00, atto di commemorazione in memoria di Punky Mauri. L’unica forma di morire è l’oblio. Ventura la Valle/ Sierra Bella.
26 maggio: ore 15.00, passacaglie da Cueto/ Andes. Ore 16.30, musica, feria di propaganda, murales, pagliaci, pannelli informativi. Piazza Yungay/ Santiago Centro.

RADIOCANE: LA ELCON STA ARRIVANDO-IN VISTA DEL CORTEO DEL 18 MAGGIO


"ASSEMBLEA NO ELCON è un gruppo aperto a chi intende confrontarsi e
agire in prima persona per scongiurare l’avviamento dell’impianto
di trattamento di rifiuti chimici industriali e farmaceutici, per la
tutela della propria salute, per la salvaguardia di un territorio già
pesantemente devastato dalla presenza industriale. E’ antifascista e
autonoma rispetto a partiti politici e istituzioni."

In vista del corteo di sabato 18 maggio
<http://www.informa-azione.info/castellanza_varese_presidi_e_corteo_tre_giorni_no_elcon>
un compagno e una compagna ci raccontano in una breve intervista a
due voci l'esperienza dell'Assemblea e ci spiegano cosa é Elcon e
come contribuisce alla devastazione della Valle Olona.
Ascolta qui il contributo:
http://www.radiocane.info/la-elcon-sta-arrivando/

24.25.26 MAGGIO-LISBONA: FIERA DEL LIBRO ANARCHICO


Siamo tornati!
Ecco che arriva la sesta Fiera del Libro Anarchico, che si terrà dal 24 al 26 maggio a Lisbona nel Gruppo Escursionista e Ricreativo "Amici di Minho" (Intendente), con l'obiettivo rinnovato ogni anno di creare uno spazio autonomo, aperto a tutti, per la diffusione e discussione delle idee anarchiche.
Nel programma della fiera di quest'anno, oltre alla consueta presenza di bancarelle, sono in programma due dibattiti. Uno sulla forma, le pratiche e le limitazioni del settore dei media e sulle possibili alternative. Un altro, sul ruolo delle biblioteche come spazio privilegiato di incontro, di riflessione, di discussione e di condivisione.
L'obiettivo è una fiera che sia un incentivo alla pubblicazione di libri e altre pubblicazioni su tematiche anarchice e la loro lettura. Continuiamo a credere che l'anarchia è l'alternativa alla violenza dello Stato, l'arroganza del capitale, al "progresso" della tecnica e alle devastazioni del giornalismo servile.

Contatto:
feiradolivroanarquista@gmail.com
http://feiradolivroanarquista.blogspot.pt/
facebook.com / feiradolivro.anarquista
*Programma:

Giorno 24 - Venerdì
15:00 - Apertura della Fiera
18:00 - Roda de Capoeira Angola, a cura di Irmãos Guerreiros
19:00 - Presentazione del libro "Crisi della esteriorità: critica del quartiere industriale e elogio della periferia" da Surrealist Group Madrid
Cena vegetariana - 20:30
22:00 - Presentazione delle bancarelle
23:30 - Performance: "Verde Tinto, ou Os Infortúnios da Virtude”, pelo Colectivo Negativo
24.00 - Chiusura
Giorno 25 - Sabato
14:00 - Apertura della Fiera
14:30 - Presentazione del libro  “Flores Silvestres, uma antologia de Abele Rizieri Ferrari”, edito da Textos Subterrâneos
16:00 - Dibattito: Biblioteche in spazi autonomi
19:00 - Il libro del mese Casa Viva: "Come Hell or High Water" di Delfina Vannucci e Richard Singer (AK Press, 2010)
Cena vegetariana - 20:30
22:00 - Concerto "Corisco"
24.00 - Chiusura
Giorno 26 - Domenica
14:00 - Apertura della Fiera
14:30 - Presentazione del libro “Diseño sin Diseño: 50 Objetos Anarquistas”, edito da Vacaciones en Polonia e Fundación Anselmo Lorenzo
16:00 - Dibattito: L'industria dei media e le sue alternative
19.00 - L'eredità olimpica di Rio de Janeiro: Violazioni dei diritti umani e della Polizia di Stato per l'attuazione di mega-eventi sportivi
Cena vegetariana - 20:30
22:00 - Chiusura della Fiera
Attività permanenti:
Spazio di attività per bambini e bambine
(pitture facciali, disegni, artigianato)
Sabato e Domenica 15:00-20:00
Esposizione: un esperimento di laboratorio ... dal 2006
Esposizione: dicembre Maracana Village, Rio de Janeiro - Fotografia Sofia Yu
indicazioni
Località:
Gruppo Tripper e ricreazione "Amici di Minho"
Benformoso Via, n ° 244 - Lisbona.